Le nuove norme
sulla Fatturazione Elettronica alla Pubblica Amministrazione, entrate in vigore
lo scorso 6 giugno, hanno portato nuova attenzione al tema della Conservazione
Sostitutiva o, più propriamente, alla Conservazione Digitale.
I due termini “Sostitutiva”
e “Digitale” vengono spesso usati come sinonimi anche se la differenza è ormai
palesemente sostanziale. Infatti, si definisce Conservazione Sostitutiva il
processo che “dematerializza” un documento analogico (es. cartaceo) e lo
conserva secondo la normativa vigente (raccoglitore, scaffale), mentre la Conservazione Digitale è il
processo che conserva il documento nativamente digitale. Ad esempio, la Fattura
Elettronica PA (il .xml.p7m) è un documento “nativamente” digitale. Mentre la
normale fattura “.pdf” ottenuta dalla scansione del cartaceo o direttamente dal
gestionale, è un documento analogico. Entrambi i tipi di fattura possono essere
conservati digitalmente, mentre la fattura elettronica PA può essere
conservata solo digitalmente:
la fattura elettronica PA non può essere conservata su
supporto cartaceo!
Occorre adottare il
processo di conservazione digitale a norma.
La conservazione
digitale mira a garantire le caratteristiche di autenticità, integrità,
affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici, come
previsto dal CAD (art.44), ed
è normata dal DPCM 03/12/2013:
Regole tecniche in materia di sistema di conservazione. Inoltre, il recente DMEF del 17/06/2014 ha finalmente reso conveniente ed economica la conservazione digitale dei documenti fiscali.
Riguardo alle Fatture
Elettroniche PA, fare la loro conservazione “in casa” è piuttosto oneroso. Occorre
dotarsi di un software specifico, nominare un Responsabile della Conservazione
e descrivere il processo nell’apposito Manuale. Quindi, conservare il
cosiddetto “pacchetto di archiviazione” per 10 anni, assicurandosi della sua
leggibilità nel tempo.
La conservazione
può diventare semplice ed economica se ci si avvale di servizi forniti da
società qualificate. Si veda, ad esempio, il servizio Fattura No Problem erogato da Arancia-ICT.
Per tutti i
dettagli in merito alla conservazione a norma si può consultare il sito dell’Agenzia
per l’Italia Digitale (AgID).

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